La cappella dedicata a san Pietro Levita è l’ultima, in ordine di tempo, sorta sul territorio di Salussola, poiché fu frutto di un voto fatto l’8 aprile 1945, durante l’ultima guerra mondiale.
Si dice che sia stata eretta, per un voto fatto al Santo, perché escludesse Salussola da ogni bombardamento in quei momenti terribili per l’Italia.
Sorse su un terreno donato da privati a metà costa collinare, verso la parte bassa del paese, vicinissimo all’antico monastero, dove per tanti secoli riposarono le sue spoglie.
La cappella fu edificata su progetto dell’architetto fu Biagio Albertelli di Torino; e sue sono anche alcune vetrate della parrocchiale di santa Maria Assunta.
Nel 1950, la cappella non era ancora stata del tutto ultimata per mancanza di finanziamenti, e la cuspide non era ancora stata innalzata.
Fu allora che il prevosto Don Lino Loro Milan, invitò le famiglie di Salussola a partecipare alla lotteria per reperire i mancati finanziamenti.
Sotto alla predella, dell’unico altare, sono scolpiti i nomi dei maggiori contribuenti.
La cappella, sotto il titolo del beato Pietro Levita e della Beata Vergine d’Oropa, fu ufficialmente inaugurata con la traslazione dell’urna dalla chiesa parrocchiale dell’Assunta, il 15 settembre 1957.
Oltre la metà degli del 2000 una donazione privata dotà la chiesa di una statua della Madonna d’Oropa.