La torre che ora domina la collina di Salussola, non è un restauro del mastio del castello, bensì una ricostruzione romantica, dato che di questo mastio – che già il Gabotto vide ” mozzo e scoperto ” restava poco più delle fondamenta.
Ferdinando Gabotto a metà dl 1800, scriveva che i resti del castello ancora visibili erano costituiti ” da un mozzicone di torre quadra, massiccia che era il rudere del mastio, e da larghe camere che si sprofondano nel suolo, elevatosi per i rottami.
In mezzo una pietra chiude la discesa di un’ampia rotonda donde si diramano sotterranei fino alle porte del borgo “.
La torre fu fatta costruire dalla famiglia del geometra Antonio Bocca, Cavaliere Mauriziano e Commendatore della Corona d’Italia, su un progetto della fine degli anni del 1930 dell’architetto Carlo Nigra, già collaboratore nella costruzione del borgo medievale del Parco del Valentino a Torino e del castello nuovo di Rovasenda.
Le opere murarie sono state eseguite dai Salussolesi Giovanni Maffeo ed Edoardo Mosca.
Da notare la merlatura ” ghibellina “, mentre quello che rimane della torre della cortina è di fattura ” guelfa “, così come la merlatura della Porta Urbica Inferiore.
L’inaugurazione dell’opera avvenne nel 1941 nel giorno della festa del Beato Pietro Levita, alla presenza del prevosto don Lino Loro e al suono della banda musicale di Trivero.
Una lapide ne ricorda l’avvenimento: “ Regnando Vittorio Emanuele III nell’anno 1941 durante la II Guerra Mondiale sulle gloriose vestigia del passato il geometra Antonio Bocca Cavaliere Mauriziano Commendatore della Corona d’Italia erigeva questa torre in auspicio ai grandi destini della Patria nei secoli venturi “.