L’attuale borgo di San Secondo, che nel toponimo ricalca il nome di un soldato della Legione Tebea, che il vulgo popolare, solo dopo la morte, lo chiamò Secondo, forse perché fu il secondo per numero ad essere ucciso, ha origine dalla distruzione di Vittimulo.
Tra l’VIII e il IX secolo avenne la presa della città di Vittimulo, orde barbariche più aguerrite e numerose della guarnigione romana, che presenziava la difesa della città, assalirono le mura e le bruciarono, insieme ai palazzi ed alle case.
Fu la fine di Vittimulo, sorto come villaggio di minatori liguri e celti qual’era, chiamati gli Ictimuli, che successivamente venne facilmente assogettato alla dominazione romana, che si impadronì delle riserve auree e schiavizzò i suoi abitanti minatori.
La popolazione, che non incontrò la morte fuggì, andando a stabilirsi dove esisteva un piccolo villaggio o un cascinale sparso, e molti si rifugiarono a ridosso dell’avamposto fortificato dei Vittimuli, l’attuale castello forticato, da dove prese origine dell’attuale borgo di Salussola.
Gli altri si rifugiarono nell’odierna Dorzano, altri nell’odierna Chiappara ed altri ancora nell’odierna San Secondo, che come Chiappara era formata solo da alcuni cascinali.