L’Augurio del Parroco

L’Augurio del Parroco
Salussola 23 dicembre 2001 *  Carissimi tutti, colgo l’occasione che mi viene data dagli amici della “ Pro Loco “ per dire un grazie grande e cordiale a tutti. Nel corso dell’anno sono state diverse le occasioni d’impegno generoso e di coinvolgimento della gente. Auguro che si trovi ancora e sempre tempo e spazio per esprimere, in modo concreto, l’amore al proprio paese. “ Sol omnibus lucet “ si legge sulla rinnovata meridiana del campanile. E’ una frase che sintetizza bene tanti desideri e attese: il sole splende per tutti … e indica l’ora!. Che cosa potrebbe desiderare di meglio il vostro parroco per Natale?. Che il vero Sole, Gesù Cristo, possa illuminare ogni giorno il cammino di tutti perché ci sia concesso, all’ora indicata, di compiere tutto il possibile. Certamente fra le tante cose che ci stanno a cuore da realizzare vorrei sottolineare soprattutto l’attenzione e la vicinanza alle persone. Questo lo esige un vero Natale. Questo è lo stile di Dio “ che ha tanto amato il mondo da donare a noi suo Figlio “. E’ accanto a Gesù, luce vera, che si svelano le nostre intenzioni e trova forza il nostro cuore per un servizio autentico di giustizia, di pace, di fratellanza, di solidarietà … vicino e lontano, sempre e non solo dove si trova gratificazione. Il Natale è scuola esigente, è mistero di Fede non di religiosità vaga, collettore di buoni sentimenti. Non vorrei abusare di questo spazio augurale gentilmente concessomi ma permettetemi d’essere cocciuto, almeno come l’asinello del presepe, nel ribadire che si tratta di fede e non tanto di religiosità. Chi ha la fede prima di tutto è pieno di riconoscenza per questo dono ricevuto gratuitamente e cerca di coltivarlo con responsabilità e gioia per sé e per gli altri. Sarà allora, per esempio, meno angosciato e polemico se ai figli non fanno cantare i canti di Natale a scuola, ma si mostrerà cristiano maturo se li canterà, insieme con loro e a tempo opportuno, nell’assemblea domenicale in chiesa e durante le feste. E ancora, non sottovaluterà di certo il gesto di togliere il Crocifisso dalla parete di un’aula scolastica, ma saprà, oltre che far valere i diritti di una convivenza civile rispettosa di tutti, essere presente, visibile, segno chiaro per la vita cristiana sua, e di quanti sono a lui affidati. E di fronte a quelli che cercano con sincerità di cuore il senso della vita, non esiste per tutti il dovere della coerenza d’essere segno di speranza rinnovata?. L’essere presenti, il lasciarci trovare, interrogare, è la strada di Betlemme sulla quale siamo invitati tutti a camminare perché è Lui e solo Lui, il Signore Gesù, l’unico Salvatore dell’uomo. Insieme, perdonati, contemplando il suo amore, auguro a tutti tanta gioia e speranza per un rinnovato cammino. Intendo porgervi gli auguri insieme ai carissimi padre Alberto Bretti e al diacono Giovanni Giupponi. Non manchi il presepio in ogni casa per la gioia dei piccoli e dei malati, ma anche perché ci sentiamo tutti la vera “ sacra famiglia “ di Dio. Con stima ed affetto grande. ( Don Gianni Pedrolini – Parroco delle Comunità di Salussola)

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