La Deposizione di Cristo o Pietà Panerio
⫸ La Deposizione di Cristo o Pietà Panerio. [ Giuseppe Giovenone il Giovane XVI secolo ] La tavola della Deposizione, con lo stemma dei nobili Salussolesi Panerio, posta sull’altare che era di patronato per questa famiglia, è un eccellente lavoro di pittura e di scultura cinquecenteschi. In alto si trova la figura del Padre eterno, sotto la figura di Cristo in braccio alla madre, altre Marie e altre figure di Santi, e il tutto è racchiuso in una raffinata cornice dorata. Nella Visita Pastorale del 1602 si dice che l’altare, da poco edificato e ornato da D. Panerio, era titolato alla Santissima Trinità, ma poi detto della Pietà Panerio per la pregevole ancona. Questo quadro, opera del pittore Giuseppe Giovenone il Giovane, risale alla seconda metà del secolo XVI, ma fu portato nella pieve di santa Maria Assunta di Salussola solo verso il 1680 dal cav. Giovan Francesco Golzio, erede dei Panerio. La Pietà Panerio è forse un’opera minore e poco conosciuta di Giuseppe Giovenone il Giovane. All’interno di una cappella, della navata laterale sinistra, della chiesa di santa Maria Assunta di Salussola c’è l’altare della Santissima Trinità, e fissata in alto, sopra la mensa, c’è un’ancona di pregevole fattura cinquecentesca. È una tavola, dipinta su legno, di metà del 1500, di scuola vercellese, la cui attribuzione è un poco incerta, ma che si rifà, in buona parte, all’arte del pittore Giuseppe Giovenone il Giovane. Di questo pittore è già opera la pala d’altare dell‘Assunzione della Vergine Maria, ora collocata sulla parete dell’abside della chiesa. Giuseppe Giovenone il Giovane, già figlio d’arte, il padre si chiamava Gerolamo, nacque a Vercelli nel 1524, e tra il 1570 e il 1580 dipinse una serie di Deposizioni, come tale è il soggetto di questo dipinto, che a Salussola trovò la posizione attuale solo verso il 1680. Il dipinto raffigura il momento successivo La deposizione di Gesù dalla Croce, e prima di essere lavato e profumato e portato nel sepolcro, e in loco è chiamato Pietà Panerio, con stemma del casato dei Panerio, perché allocato sull’altare di questa nobile famiglia con attiguo sepolcreto. Nella parte alta, all’esterno della cornice dorata, anch’essa di fine fattura rinascimentale, e con molte similitudini con quella dell’Assunzione, si trova la figura del Padre eterno. In primo piano, al centro del dipinto, la figura di Cristo in braccio a Maria sua madre, a lato san Giovanni, Maria Maddalena e altre figure di Santi. In secondo piano, sul retro, la salita al Monte Calvario, le tre croci, e scostata a sinistra, la città di Gerusalemme. Il cartone preparatorio dell’opera si trova a Torino presso l’Accademia Albertina. Fu collocato in questa cappella tra il 1677 e il 1680, dopo aver contribuito al suo restauro avvenuto nel 1677, per volere del cavaliere don Gio. Francesco Golzio, quale erede dei Panerio. Il Golzio morì il 31 gennaio 1680 e venne sepolto nel sepolcreto dei Panerio.
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