Le spoglie di san Grato martire ( 1a parte )

Cronaca del Tempo – Oggi, 8 ottobre 1899, l’insigne borgo di Salussola, il vetusto Oppidum Coesarianum, si ammanta a festa religiosa e patriottica.
L’anno scorso, alli 27 settembre, quel degnissimo prevosto e Vicario Foraneo don Severino Mosca, delegato da monsignor Vescovo della Diocesi, procedeva alla estrazione e verifica di una antica urna, rinvenuta in una nicchia, dietro ad uno degli altari nella chiesa parrocchiale, coll’intervento ed assistenza di numeroso clero, delle autorità locali, e di molte fra le più cospicue personalità del paese.
L’urna conteneva il corpo intero, cioè il capo colle ossa e un vaso di sangue di san Grato Martire, impetrato a Roma, or sono circa due secoli, dal conte Giuseppe Tommaso Salomone di Serravalle, e da lui donato a questa chiesa, allora collegiata.
All’epoca del ritrovamento, casuale, o meglio disposto dalla Provvidenza divina, che ” ha per legge che i corpi dei SS. Martiri ricompaiano al tempo fissato dal Creatore per segreto disegno “, era un mezzo secolo oramai dacché se ne era dimenticata l’esistenza.
L’urna si riscontrò intiera, coi sigilli intatti, e Monsignor Vescovo, a cui fu presentato il verbale di verifica, decretò la ricognizione formale, e la riposizione della reliquia in una nuova cassa più decorosa, da esporsi in pubblico.
La nuova cassa, di elegante ed artistico lavoro, è pronta ad essere sostituita alla vecchia.
Venne pure ampliata e migliorata, per difenderla dall’umido, la nicchia sopra l’altare su cui dovrassi collocare, acquistati nuovi arredi convenienti, e rinnovata la pittura ed il pavimento dell’intera cappella dedicata a San Luigi.
Nulla mancava adunque, perché tutto fosse disposto per l’inaugurazione della nuova urna con solenne festa.
In tale occasione, per spiegare il motivo dei festeggiamenti, si pensò di pubblicare un opuscolo, come ricordo di essi, e delle vicende alle quali andarono soggette le reliquie di San Grato Martire dal 1709, anno in cui furono recate a Salussola, fino al giorno d’oggi.

Rinvenimento dell’ Urna – Nell’anno 1896 il Vicario e Prevosto Don Severino Mosca visitava con particolare attenzione l’altare di san Luigi, che è allo sfondo della crociera sinistra, di fronte a quello su cui si venerano le reliquie del beato Pietro Levita, nato in questo luogo dall’illustrissima casata dei Bolgari, alla metà de secolo VI, e poi Cardinal Diacono e confidente di Papa San Gregorio Magno.
Al dissopra del gradino che sostiene i candelieri, nella parte coperta da un tabernacolo di legno amovibile, scoperse per la prima volta un vano incorniciato dalla marmorea ancona che sovrasta l’altare, e coperto d’una tendina di seta verde.
Alzata questa, vide una specie di cornice dorata, contenente un largo cristallo.
Non tardò a comprendere che la cornice faceva parte di una cassa o urna da reliquie, immessa per lungo, cioè in modo che solo se ne vedesse una facciata di fianco, entro un loculo, ossia nicchia assai profonda.
Cosa contenesse non si poteva vedere, perché dietro al cristallo faceva schermo una tavoletta di color scuro, che lo copriva di dentro quasi per intero.
Che là entro, vi potessero essere reliquie di Santi, non lo credevi , così sulle prime, poiché in otto anni di cura, non aveva mai avuto notizia che ve ne fossero, fuori di quelle del beato Pietro Levita.
Allora ebbe a osservare meglio un’iscrizione dipinta sopra l’arco mediano della cappella, a cui prima non aveva mai posto grande attenzione, anche perché alquanto obbliterata, e perché la quasi semioscurità rendevala quasi illeggibile.
Quell’iscrizione dice: – Divo Francisco Salesio – Devotum Sacellum – Hinc SS. Aloysio C. – Et M.Grato – Cujus Jacent Reliquiae – Quae Erexit Fidelium Pietas – Anno MDCCCXXVIII Ampliavit – Decoravit Anno MDCCCXXIX.
Attesta l’epigrafe che in questa cappella sono le reliquie di San Grato Martire.
Si è trovato un’urna che sembra contenerle.
Ma, in questa sonvi le reliquie da cercarsi ?.
Se esistono, quale è la loro provenienza ?.
Sono esse state oggetto di pubblica venerazione, legittimamente autorizzata ?.
Il Vicario interrogò molte persone, anche di età provetta, del clero e del popolo, e nessuno sapeva dare sufficienti risposte a questi quesiti, e le risposte che non si poterono avere dalla viva tradizione, convenne cercarle nei documenti scritti dell’Archivio Parrocchiale.

Memorie e Documenti tratti dall’Archivio Parrocchiale – Lunghe, minuziose e diligenti furono le ricerche nell’archivio, compulsando e decifrando carte, libri, e registri.
Le ricerche dettero i seguenti risultati:
1° Un estratto dal processo verbale di visita fatta nell’anno 1748 in questa Parrocchia da Monsignor Gio. Pietro Solaro, porta il decreto che ordina di rimettere il quadro, o ancona di San Giovanni Battista sopra l’altare a lui dedicato, su cui Giace il Corpo, cioè il Sacro Capo con le ossa di San Grato Martire …
2° In una minuta di relazione intorno allo stato della chiesa, fatta nel 1765 dal Prevosto Don Virando, tra le Reliquie si denuncia quella del ” Corpo … di San Grato Martire con tutte le ossa poste sull’altare di San Gio. Batta … nella sua cassia indorata, da grata di ferro a fogliami indorati custodita “.
3° In altro ordinato, del 3 ottobre 1773 si ha la relazione del signor avv. De Gregori intorno a collette fattesi per festeggiamenti alle reliquie del Corpo di San Grato Martire che conservasi in questa Chiesa.
4° In altro ordinato, del 20 maggio 1821, si approva il progetto del Vicario Don Macchioli, che era di trasferire l’urna di San Grato Martire dall’altare di San Giovanni a quello di San Filippo che gli stava di fronte, e poi, demolire il primo col muro a cui si appoggiava, affine di aprire il prospetto dalla chiesa alla cappella di San Pietro Levita, che allora era uno scurolo o ripostiglio tra la sacrestia e la cappella di San Giovanni.
5° In un terzo ordinato, del 21 settembre 1828, si delibera di costrurre una nuova cappella da dedicare a San Luigi, simmetrica a quella di San Pietro Levita, colla demolizione dell’altare di San Filippo e del suo muro d’appoggio, protendendo la cappella verso la vigna parrocchiale a notte della chiesa.
L’urna di San Grato Martire doveva quindi subire un altro trasporto, dall’altare di San Filippo al nuovo progettato di San Luigi.
6° Finalmente l’ordinato del 29 giugno 1850 approva i conti resi per l’esecuzione dei progetti deliberati nei due precedenti, avvenuta dall’anno 1821 al 1829, e per la costruzione dei due altari marmorei prospettici ed uguali di San Pietro e di San Luigi.
Vi si parla del trasporto dell’urna di San Grato Martire, dall’altare di San Giovanni a quello di San Filippo e poi da questo all’altro di San Luigi.
Restava così provato che nella chiesa di Salussola si veneravano pubblicamente sugli altari le reliquie di San Grato, e che queste, si erano collocate sopra l’altare di San Luigi dal 1828.

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