Era il 1979 quando al Brianco venne scoperta una necropoli
Era il 1979 quando al Brianco venne scoperta una necropoli. Nel 1979 i fratelli Gaviglio di Vercelli, appassionati cultori di archeologia, che agivano sotto la sigla di ” Nucleo Gestione di Base per l’Archeologia “, fecero una notevole scoperta in regione Brianco di Salussola. Sopra ad un’altura del terreno, scorsero le forme di un fortilizio. Fu una scoperta che avrebbe potuto avere una notevole importanza per ricostruire la storia delle miniere aurifere della Bessa. Resti di antiche tombe furono portate alla luce dalle ruspe che lavoravano nella zona per appianare il terreno, e consentire la costruzione di un capannone per l’allevamento dei polli. I fratelli Gaviglio curiosarono, e notarono una tomba quasi intatta, ed osservarono segni che testimoniavano la scoperta di una zona archeologicamente importante. Segnalarono, alle competenti autorità, il rinvenimento in superficie di reperti interessanti, quali un attrezzo di lavoro ed un coccio d’anfora. La collinetta del Brianco avrebbe potuto fare un barlume di luce sulla storia della Bessa e di Victimula/o, l’antica città aurifera che si trovava nella valletta tra San Secondo e Dorzano. ” Sul dosso del Brianco – dichiararono allora i fratelli Gaviglio – abbiamo notato segni di laterizi romani ed in superficie una tomba in ottimo stato di conservazione, parzialmente rovinata dal peso di una ruspa. Altre tombe sono state sicuramente scoperchiate dalle macchine. Si nota, comunque, la presenza di un piccolo cimitero e le sommità di muri perimetrali di quello che potrebbe essere stato un fortilizio “.
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