I miracoli e le leggende si mischiano con la devozione al santo beato Pietro

I miracoli e le leggende si mischiano con la devozione al santo beato Pietro. Uno dei miracoli attribuiti al san Pietro Levita o diacono, fu la salvezza della gente di Salussola durante la contesa che aveva opposto, nel 1427, i Visconti ai Savoia. La collina su cui sorge il borgo venne messa a fuoco, mentre le fiamme arrivarono fino all’altezza delle mura di cinta, e quando pareva che tutto il paese dovesse ridursi in cenere, per miracolo, le fiamme, per l’improvviso levarsi del vento, volsero verso il nemico costringendolo alla fuga, e del fuoco non rimase alcun danno.

Nella storia di Olcenengo, c’è un voto fatto a san Pietro Levita nel 1484, ed è per questo che ogni anno i pellegrini di Olcenengo si recano a Salussola per mantenere fede al voto. Il voto fu fatto durante una grande epidemia di peste e fu continuato senza interruzione. Si narra di un miracolo compiuto a Olcenengo da san Pietro; una bambina sordo-muta si recò a pascolare le oche fuori del paese, e qui le appare il Santo e la guarì. Dove avvenne il miracolo, la popolazione eresse una cappella. Anche durante la guerra del 1945, quando era pericoloso spostarsi, un gruppo di 16 pellegrini, sfidando il pericolo si recò a Salussola per mantenere fede al voto.


blogger   claudio.circolari@salussola.net


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