Il fonte battesimale
⫸ Il fonte battesimale. [ Carlo Deva 1682 ] Il fonte battesimale della pieve di santa Maria Assunta, è collocato all’interno di una semi cappella all’inizio della navata laterale di sinistra della chiesa, e fu realizzato nel 1682 da Carlo Deva di Tavigliano.
La vasca. Il fonte è composto di una vasca di granito, dove dalla base cubica si diparte il fusto decorato da motivi a festone, sorreggente una vasca semicircolare, ornata da tre teste cherubiche e da festoni. La vasca battesimale è sormontata da un coperchio cassa di legno di forma ottagonale con tiburio.
Il coperchio della vasca. Il corpo inferiore del coperchio è di forma poligonale e presenta nella parte anteriore, corrispondenti alla parte apribile, tre specchiature riccamente intagliate e le due laterali lisce, intervallate da putti, volute e conchiglie. La specchiatura centrale è decorata da un bassorilievo raffigurante delle onde, e un putto con dei fiori, mentre le due specchiature laterali da onde e dei gigli. Il tiburio, la parte superiore a edicola del coperchio, ha dei motivi vegetali sulla base dell’ architrave, ed è formato da sei nicchie aperte con addossate delle colonnine tortili e da una cupola decorata con onde, su poggia la balaustra, e culmina con un vaso di conchiglie, con il crocifisso tra due rami di palma.
Al centro interno del tiburio si trovava una statua lignea di san Giovanni il Battista, ora non più esistente, probabilmente andata rubata.
Gli armadietti. Laterali al corpo centrale del fonte sono murati due armadietti chiusi da antine. Le antine sono decorate da un riquadro rettangolare con intagliato, al centro, un vaso con fiori e ai lati due colonne con motivi a embricatura. Nella parte superiore, sull’architrave a dentelli, c’è una grossa conchiglia
La primitiva vasca battesimale. In prossimità, e a sinistra della bussola dell’entrata centrale della chiesa, è invece visibile la vecchia vasca battesimale riconducibile a un qualche sarcofago di epoca romana, portato qui dalla campagna di frazione San Secondo al tempo dell’erezione a pieve di questa chiesa [ n.d.r. anno 1413 ].
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