Il progetto de ‘l burnel della piazza è del 1756

Il progetto de ‘l burnel della piazza è del 1756. Non abbiamo conoscenza se l’acqua, oltre ad arrivare nelle case, arrivasse anche a qualche fonte pubblica, le informazioni di getti d’acqua pubblici sono solo di fine 1800, e se al posto dell’attuale fontana della piazza, che chiameremo ” burnel “, ve ne fosse un’altra. Il progetto per la costruzione dell’attuale fontana è del 30 marzo 1756, e nella sua redazione, l’ingegnere Giovanni Castelli, cita che nel sito della fontana esisteva già un antico recipiente dell’acqua, quindi si presume che vi fosse una fontana precedente o qualche cosa di similare. Vent’anni dopo il progetto, il documento porta la data del 10 marzo 1776, si relaziona sul merito dell’avvenuta sostituzione dei bornelli ed ai collaudi dei lavori effettuati, ma non è dato sapere se la condotta fu cambiata completamente o parzialmente. E’ probabile che la condotta, sia stata distrutta in toto o in parte durante le incursioni e le occupazioni straniere. Dal documento: Essendo ultimata l’opera della derivazione dell’acqua della fontana denominata Casotto, sulla piazza ” di questo luogo a beneficio universale del medesimo “, secondo i dettami del signor intendente della provincia Conte Bottone di Bozzolo, con ricognizione da parte dell’architetto ” e macchinista ” Faldella che, alla presenza del segretario Mazzia della Comunità di Salussola e del sindaco e del signor Elia Gastaldo ” direttore di detta opera “, che ha presentato la relazione in merito, invia la suddetta relazione a chi di dovere. Il signor Gastaldo dopo aver ” attentamente esaminati li bornelli e loro mettitura in opera “ ha rimarcato quanto segue:
1) ” si è riconosciuta la quantità dell’acqua somministrata dai bornelli (circa brente 56 per ogni ora):
2) si è riconosciuto in diversi luoghi fissure che nel tempo della visita non potevano produrre veruna sensibile diminuzione nel luogo di sua destinazione ” e si è indicato di ” otturare le fissure con mastice grasso di cervo e sunghia “, riempiendo inoltre, ” di buona terra grassa l’intervallo tra l’una e l’altra testa dei bornelli ove appare qualche umidità “;
3) “ in quanto alla positura dei bornelli e la loro fortezza la stimo sufficiente e capace del servizio che si vuole ricavare da tal genere di bornelli in modo che io credo di potere colaudare come colaudo la detta opera mediante le riparazioni suddette “.
Durante gli anni, i bornelli, lungo il loro percorso avranno avuto dei guasti o delle interruzioni causate o naturali, se nella seduta del Consiglio Comunale del 7 dicembre 1818 si trattò della loro manutenzione.
Dal documento: Dopo che si è provveduto alle riparazioni necessarie alla fontana e al bornello in modo che l’acqua vi scorra liberamente viene indetto un’appalto ” per la manutenzione dell’acqua, come cosa necessarissima “.
Dal capitolato d’appalto redatto il 20 dicembre 1819:
1) L’appalto per la manutenzione dell’acqua inizierà il 1° giugno 1820 e terminerà il 31 dicembre 1825;
2) L’appaltatore dovrà due volte all’anno provvedere allo spurgo di tutti i canali che ” dal casotto della fontana conducono l’acqua al bornello “;
3) Ogni volta che si noterà una diminuzione di ” corso d’acqua ” l’appaltatore dovrà procedere alla visita di tutti i canali;
4) Sarà cura dell’appaltatore tenere sempre tutti i canali ben coperti ” acciò non si possi da veruno intorbidire l’acqua “;
5) Dovrà tenere ben saldati i canali e tubi che ” percorrono l’abitato ” affinché le acque non vadano a sperdersi e danneggino le fabbriche e i ” selciati delle strade “;
6) Sarà particolarmente obbligato a vigilare che i canali della fontana che passano sull’arco esistente al di sopra della strada ” che tende a Cerrione ” non lascino perdere alcuna quantità d’acqua.
Nel 1849 i bornelli dovevano essere nuovamente rovinati se il medico condotto Destefanis, incaricato di uno studio igienico sanitario su Salussola, scriverà che ” v’è anzi una sorgente di ottima qualità al Casetto, la quale scende nella parrocchia del Monte .  Nel suo tragitto entro canali mal custoditi e fra loro disgiunti cangia di proprietà, e si beve poi dall’abitante torbida ed insozzata non poche volte da ogni sorta di sudiciume “.  E solo nel 1882 si sentì la necessità di aumentare i getti d’acqua del ” burnel “, da uno a quattro, perchè furono fatte le dovute riparazioni. Il ” burnelvenne progettato e costruito con un solo getto d’acqua, ” … Il Consiglio Comunale riunito il 17 aprile 1882 deliberava di diramare tre nuovi getti dalla condotta della fontana bornello a maggiore comodità dell’intero abitato di questo capoluogoritenuta la necessità ed utilità delle progettate diramazioni e riconosciuta l’abbondanza d’acqua che si aumentò di molti colle nuove riparazioni … “. E’ probabile che nel nuovo contesto si stata posata anche la vasca, ricavata da uno dei tanti sarcofagi affioranti nella campagna di San Secondo, per meglio venire incontro alle necessità di beveraggio del bestiame.


blogger   claudio.circolari@salussola.net


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